Un paese che ne ha viste tante in passato e poi diventato il primo sito Patrimonio dell’UNESCO del Sud Italia…oggi Capitale Europea della Cultura!
Matera ieri e oggi…
…partiamo con ordine …
Ieri
“Allontanatomi ancora un poco dalla stazione, arrivai a una strada, che da un solo lato era fiancheggiata da vecchie case, e dall’altro costeggiava un precipizio. In quel precipizio è Matera.” Scriveva Carlo Levi nel suo libro “Cristo si è fermato a Eboli “.
Matera è sicuramente uno dei luoghi da visitare assolutamente in Italia… Eppure non è sempre stato così ..anzi..
Era addirittura conosciuta come “Vergogna Nazionale” quando, nel 1952, il presidente di allora, De Gasperi, promulgò la Legge Speciale per il Risanamento dei Sassi, che prevedeva il recupero dei rioni ma che di fatto, provocò il totale abbandono, con il trasferimento in massa degli abitanti in nuovi siti urbani appositamente costruiti dallo Stato, esterni al perimetro dei Sassi.
Sempre nel libro di Levi “Cristo si è fermato a Eboli”, pubblicato nel 1945, si legge : “Ogni famiglia ha in genere una sola di quelle grotte per abitazione e ci dormono tutti insieme, uomini, donne, bambini, bestie. (…) Ho visto dei bambini seduti sull’uscio delle case, nella sporcizia, al sole che scottava, con gli occhi semichiusi e le palpebre rosse e gonfie. Era il tracoma. (…) Sembrava di essere in mezzo ad una città colpita dalla peste…”
Quando il libro ebbe successo, sociologi e antropologi dell’epoca, incuriositi da Matera, andarono a visitarla..nomi come Pasolini, Adriano Olivetti, Ernesto De Martino, Manlio Rossi-Doria,visitarono e descrissero Matera, che divenne, suo malgrado, il simbolo dell’arretratezza del Mezzogiorno d’Italia e della “civiltà contadina”.
Oggi Matera, seconda città della Basilicata, è ferma nel passato, ma vive egregiamente nel presente; si può dire che sia abitata da sempre, ci sono infatti testimonianze risalenti al paleolitico e che convivono con le costruzioni recenti. Infatti il labirinto di stradine, grotte scavate nella terra e chiese rupestri risalgono addirittura a 9000 anni fa.
Oggi
Negli anni ’70 si decise che Matera doveva tornare ad essere una città abitata oppure doveva diventare un museo a cielo aperto. Si scelse il ripopolamento: i Sassi dovevano tornare a vivere.
Una nuova legge, la n. 771 del 1986, consentì finalmente di iniziare il recupero, tuttoggi in atto.
Fu la prima volta nella storia che si riqualificava una città cosi su vasta scala: bisognava far rivivere Matera, ormai abbandonata da decenni, che aveva ospitato 18mila persone. L’idea è di recuperare completamente gli edifici storici per destinarli a nuove e più moderne funzioni.
Inoltre si prevede anche la concessione gratuita degli immobili demaniali ai privati che si facciano carico delle spese di “risanamento conservativo”.
Nel 1993 Matera si iscrisse nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO: solo 7 città italiane erano incluse nella lista e nessuna di queste era a sud di Roma. All’epoca, per l’opinione pubblica, Matera ( e la maggior parte delle città italiane del Sud) erano considerate simbolo del sottosviluppo.
Invece, ribaltando il marchio di “Vergogna Nazionale”, per via appunto delle condizioni igienico sanitarie in cui versavano i suoi abitanti , i Sassi di Matera furono riconosciuti “Patrimonio Mondiale” e per descriverli fu usata per la prima volta dall’Unesco l’espressione “paesaggio culturale” in quanto: “i Sassi costituiscono una testimonianza unica dell’attività umana. Il preminente valore universale deriva dalla simbiosi fra le caratteristiche culturali e naturali del luogo”.
La rinascita era appena iniziata….
Oggi le stradine bianche, le corti davanti le case, le grotte e le neviere, la quiete della città nelle ore centrali della giornata, la vita che scorre a passo lento sono state elette Capitale Europea della Cultura 2019.
Ricordiamo inoltre che Pasolini scelse Matera per girare il suggestivo film “Il Vangelo Secondo Matteo” .
Nel 2004 l’attore e regista americano Mel Gibson ha deciso di girare il suo film proprio a Matera dove un sopralluogo che l’ha letteralmente stregato. Il film “The Passion” (La Passione di Cristo) fu girato proprio tra i Sassi di Matera. Nel Sasso Caveoso, quello cioè che guarda verso Montescaglioso, di fronte alla Chiesa di San Petro Caveoso, si trova la nota salita del “Golgota“.
I simboli di Matera
La Città dei Sassi si divide in zone: il Sasso Caveoso, dove le case-grotta sono rimaste intatte, il Sasso Barisano dove troverete botteghe e artigiani al lavoro e la Civita la parte più antica di Matera che sorge su un colle che separa il Sasso Barisano da Sasso Caveoso.
Il Castello Tramontano risalente al ‘400,lasciato incompiuto dopo la morte del suo proprietario, il conte Tramontano. Palazzo Lanfranchi che ospita il museo di Arte medievale.
Chiesa di San Francesco, la massima espressione del Barocco lucano. E fate una passeggiata per la zona più recente della città conosciuta come il Piano, il cuore della città e visitate il museo Ridola, il più antico museo archeologico della Basilicata.
Palombaro Lungo, conosciuto anche come il Duomo dell’acqua. Si tratta di una delle cisterne più grandi d’Europa, che fu scoperta sotto piazza Vittorio Veneto nel 1992. La cisterna è visitabile e costa circa 2 euro.
Chiesa di Santa Maria de Idris, al centro del Sasso Caveoso, da qui potrete ammirare una vista fantastica sui Sassi. All’interno potrete trovare vecchi affreschi bizantini.
E non potete saltare una visita alla Casa-Grotta nel cuore del sasso Caveoso. In questa vecchia abitazione il tempo sembra essersi fermato, in una stanza vivevano anche di 10 persone, che dividevano lo spazio con gli animali. Il biglietto d’ingresso è di 3 euro.
http://www.casagrotta.it/index.php?lang=it
E infine SanPietro Barisano, la chiesa rupestre più grande di Matera, realizzata con massi di tufo.
Concludo con un consiglio su come visitare Matera… semplicemente perdetevi nei Sassi ed esplorate la città liberamente e godetevela fino in fondo! (Ma usate scarpe comode per via delle lunghe gradinate…)