Mi è capitato più volte di leggere articoli in inglese che parlavano dell’Abruzzo, definita la “Regione verde d’Europa”. Succede perchè gli abruzzesi che ho come amici su facebook, condividono spesso sulla loro bacheca questo tipo di articoli, poi ripostati con orgoglio a ruota da tutti noi corregionali.
Oggi ne ho fatto una raccolta, la mia però non vuole essere una mera copiatura degli articoli dei magazine, raccolti qua e là su internet, ma voglio raccontarvi come, quando e perchè alcuni giornalisti hanno scelto l’Abruzzo, dunque perchè ne parlano, oltre che di cosa parlano!
Allora procediamo, e vediamo perchè il mondo parla di noi abruzzesi e delle nostre meraviglie!
LET’S GO!
1)i-Italy NY
i-iTALY è una piattaforma multimediale che racconta agli statunitensi l’ Italia, nata a New York dieci anni fa, è in forte espansione . La direttrice, Letizia Airos che ha fondato questo magazine insieme a Ottorino Cappelli, sono partiti dal web per poi approdare col cartaceo, con un’uscita bimestrale. L’idea era di informare cosa potessero fare di “italiano” i newyorkesi nella grande mela.
Nell’uscita di marzo -aprile 2016, la rivista dedica ben 7 pagine all’Abruzzo. Il primo articolo di 5 pagine è redatto da Goffredo Palmerini, collaboratore della testata e un po’ ambasciatore dell’Abruzzo nel mondo.
Con foto che vanno dalla Majella al Trabocco di Punta Aderci, a Vasto, descrive così la mia bella regione, (traducendo):
"L'Abruzzo ha un ricchezza inesauribile di arte, suggestiva e con antiche tradizioni e un'ampia varietà di sapori. Il suo paesaggio varia dal bianco vertiginoso delle vette del Gran Sasso, Majella e Sirente alle trapuntate verdi colline con splendidi borghi, per poi cadere drammaticamente nel blu intenso dell'Adriatico. L'Abruzzo è pieno di boschi e di natura libera e incontaminata. Un terzo della regione è protetta, grazie a tre parchi nazionali (Parco Nazionale d'Abruzzo - il più antico d'Italia - Parco del Gran Sasso e Parco della Majella) e il Parco regionale del Velino."
Le altre due pagine rimanenti sono di Otylia Coppola, dedicate alla cucina e alla gastronomia abruzzese, con l’accento sulla creatività della chef vastese Rosanna Di Michele, cuoca rinomata a New York e negli States e promotrice delle prelibatezze della nostra cucina, dei prodotti alimentari, dell’olio e del vino.
2) Independent
Il tutto ha inizio quando videomaker, sceneggiatori e professionisti del settore, tra cui Pierluigi Di Lallo, Stefano Chiantini e Gisella Orsini, (in tutto una sessantina), sposano l’idea del regista pescarese Walter Nanni, che dopo la tragedia dell’Hotel Rigopiano ( vedi art. http://www.ansa.it/sito/notizie/speciali/2017/01/19/slavina-su-hotel-rigopiano-a-farindola-sul-gran-sasso-ci-sono-tanti-morti_3759407e-3d65-42b0-9ed1-1a895d5bf2ac.html), crea l’iniziativa per rilanciare l’immagine della regione Uno Spot Per l’ Abruzzo.
Sta di fatto che tale iniziativa finisce sul prestigioso quotidiano inglese Indipendent, che esorta nell’articolo scrivendo: “
“L’Abruzzo è ancora poco conosciuto, nonostante la grande bellezza che ha da offrire”, afferma un portavoce dell’ufficio turistico locale. Alcuni lo attribuiscono all’emigrazione di massa dopo la seconda guerra mondiale. Altri affermano che negli anni ’70 e ’80, quando altre regioni italiane stavano perfezionando le loro aree turistiche, l’Abruzzo si stava concentrando sull’industria.”
[…]
..e prosegue scrivendo di Uno spot per l’Abruzzo, che diventerà anche uno speciale televisivo: “I luoghi coperti dalla serie includono il borgo medievale di pescatori di San Vito Chietino, un tempo dimora del bardo italiano Gabriele D’Annunzio, e Punta Aderci, una riserva naturale costiera; I tre parchi nazionali d’Abruzzo (Gran Sasso, Majella e Monti della Laga), che ospitano 100 specie autoctone, tra cui il mitico lupo italiano; Rocca Calascio, una fortezza sulla cima di una montagna che si erge orgogliosa nonostante i danni causati dai terremoti del passato; e Roccascalegna, un castello dell’XI secolo aggrappato a un promontorio calcareo che spinge il cielo.
….e termina citando Walter Nanni.”
“Solo ora molti hanno notato lo straordinario potenziale turistico di questa terra antica”, afferma Nanni. “In passato, la storia dell’Abruzzo è stata raccontata male, senza una visione del suo futuro”.
3) BBC
Esattamente lei, si..la BBC! Che l’8 agosto 2015 ha trasmesso la puntata della serie di Escape to the Continent, dedicata questa all’Abruzzo e girata sul Trabocco Punta Tufano a Rocca San Giovanni, trasmissione finalizzata a interpretare il desiderio di “rilocalizzazione” delle tante famiglie inglesi che sognano una nuova vita nell’Europa continentale; clicca qui per ulteriori dettagli: http://www.bbc.co.uk/programmes/b0666r7b
Alistair Appleton, il presentatore, ha trascorso una mattinata sul Trabocco Punta Tufano dove, insieme al traboccante Rinaldo Verì ha pescato, degustato il tipico brodetto e scoperto la magia della Costa dei Trabocchi.
“Sono in Abruzzo, nel cuore dell’Italia, a due ore di auto da Roma – dice il conduttore all’inizio della puntata – Qui è custodito oltre il 75% delle specie animali e vegetali d’Europa, qui ci sono tre parchi nazionali che coprono un terzo della regione”.
4) New York Times
Già, nientepopodimeno che il New York Times ha dedicato un’intera pagina all’Abruzzo nell’inserto “Travel“. La giornalista Gisela Williams narra di un recente viaggio nella nostra regione, snodatosi tra paesaggi suggestivi, tradizioni e folclore, gastronomia tipica. Tra i paesaggi più affascinanti la giornalista ricorda il borgo di S.Stefano di Sessanio, mentre tra le tradizioni più originali ricorda il “rito dei serpari” di Cocullo, sul quale trovate un mio articolo:
Poi anche in un’altra occasione il prestigioso quotidiano americano ha citato l’Abruzzo, il New York Times ha dedicato addirittura la prima pagina alla mia regione, per un caso esemplare nel campo della produzione di energia da fonti rinnovabili. Si tratta di un piccolo parco eolico realizzato a Tocco da Casauria, un paesino abruzzese in provincia di Pescara, che grazie al suo sistema di produzione di energia rinnovabile produce più elettricità di quanta ne consumi, riuscendo così a fare profitti con l’eccedenza.
“Un’antica città italiana ha ora il suo vento di ritorno. Qualcosa di straordinario sta succedendo in Italia” scrive il New York Times.