Per chi come noi è amante dei viaggi, dell’esplorazione di luoghi, del mettersi in macchina ed andare in qualche posto mai visitato o per tornare a vedere uno che si ama, la parola VIAGGIARE diventa un tabù in queste settimane.
Viaggiamo con la fantasia, con le immagini di google e youtube, con i blog, con le vecchie foto, con i virtual vision di musei, mostre e grandi opere famose. Ma non basta e non è la stessa cosa.
Ricordo intanto le normative ancora in vigore sul viaggiare in Italia e all’estero, le trovate sul sito della Farnesina:
http://www.viaggiaresicuri.it/approfondimenti-insights/saluteinviaggio
Un terzo della popolazione mondiale, e sottolineo mondiale, è confinata in casa: secondo un’analisi di settore, torneremo a viaggiare tra un anno, a metà 2021.
Anche perché le disposizioni attualmente in vigore consentono viaggi solo in caso di necessità assoluta, che devono essere auto-certificate.
Sicuramente le crociere, i villaggi turistici, i luoghi prettamente legati al viaggiare ma che predispongono parecchie persone confinate in luoghi chiusi, questo si, si eviterà e per molto tempo, forse anche dopo il vaccino e dopo il 2020… perché la paura avrà una risonanza forte e l’eco di una paura da contagio lo sentiremo da lontano, per molto tempo.
Ma se spariscono crociere e villaggi turistici per diverso tempo, molte più persone inizieranno forse a viaggiare veramente?
Per questa frase mi odieranno gli amanti dei viaggi non economici ma confortevoli senz’altro, piscine, discoteche, animatori e baby-club…chi ama tutto questo non può d’altro canto amare il viaggio come lo intendo io.
Forse un lato buono c’è, il rovescio della medaglia che riguarda il settore turistico legato a quel parassita del Covid 19: anzi più di uno, e cioè? Ora ve li elenco!
- Si tornerà a fare turismo vero: quello legato ai posti vicino la nostra città, quello legato ai cammini, ai borghi, ai paesini, alla montagna e al mare, la nostra montagna e il nostro mare! Io gongolo per tutto questo, effettivamente, non lo nego!
- Probabilmente i prezzi scenderanno, per invogliare un ritorno alla normalità che non sarà veloce anche per una paura che farà fatica a lasciarci. Inoltre la pandemia ha abbassato il costo del petrolio, e dunque scenderà il costo del carburante.
- Ma, per le compagnie aeree, avverrà il contrario:
molte compagnie chiuderanno per bancarotta, ci sarà meno concorrenza e dunque prezzi più alti. Molti posti a sedere rimarranno, almeno per un primo periodo, vuoti, e dunque un volo costerà di più. Inoltre – scoperte le meraviglie dello smart working e delle teleconferenze – si viaggerà forse meno per lavoro, e questo tenderà nuovamente a svuotare i voli e ad alzare i prezzi delle poltrone. - Esperti e addetti al settore concordano con il fatto che torneremo a viaggiare facendo tragitti più brevi, magari on the road. Difatti c’è chi pensa che il 2020 potrebbe diventare l’anno dell’automobile o del camper.
- I primi vacanzieri del post-coronavirus probabilmente preferiranno destinazioni all’ aperto, come campeggi e località di montagna piuttosto che le grandi città. E in questi posti si sa, ci sono le escursioni: magari con una guida con mascherina e con pochissime persone nel gruppo, forse la metà rispetto ad una situazione normale.
- Secondo le ultime direttive, a luglio andremo in spiaggia in Italia, più facilmente nella nostra regione, ma dovremo rispettare le distanze. No Ibizia, no Formentera o Palma de Maiorca, no Nizza, no Sharm el-Sheikh.
E proprio sul sito di Touring Club, si evince questo articolo di due giorni fa, davvero molto dettagliato, quasi paese per paese, diviso comunque per continenti, su come si può viaggiare oggi:
https://www.touringclub.it/viaggiare/coronavirus-e-viaggi-dove-non-possono-andare-gli-italiani
Ma alla fine, cosa decideranno di fare per il turismo, attraverso il turismo, come e quando si può tornare a viaggiare, modalità e luoghi…lo dobbiamo ancora conoscere davvero.
Una cosa è certa: il turismo di prossimità è molto quotato e al 99% vincerà.
Cos’è? un modo di viaggiare che ci condurrà verso mete vicine a casa e, possibilmente, poco affollate. Saranno in pole position, quindi, i meravigliosi borghi che costellano il territorio italiano e una modalità di esplorazione che segue i principi del turismo lento.
In tutto questo, i mezzi pubblici che in numero limitato torneranno a disposizione dei cittadini, dovranno garantire l’igienizzazione delle diverse vetture e la possibilità di mantenere la fondamentale distanza di sicurezza.
Quindi i borghi più nascosti, ma anche i paesini di campagna da raggiungere, magari, con uno dei tanti meravigliosi cammini italiani. Per gli amanti della natura più incontaminata, invece, ci saranno le valli silenziose, i boschi fatati e gli incantevoli sentieri di montagna.
Concludo allegandovi un articolo, è uno studio sul turismo ai tempi del coronavirus condotto da alcuni ricercatori dell’Università di Torino.
https://www.unitonews.it/index.php/it/news_detail/cogliere-lopportunita-coronavirus-e-turismo-di-prossimita-nelle-valli-olimpiche-piemontesi
Io l’ho letto molto volentieri. Spero che le mie idee e quelle che vi ho proposto di altri articolisti, vi facciano progettare un bel viaggio tutto made in Italy, sentirvi più tranquilli e sicuri…o voi viaggiatori addicted!
Sarà un’occasione per riscoprire anche piccoli paesi e tradizioni locali, di cui la nostra Italia è ricca❤️
Già Serena, senza ombra di dubbio! 😉