Pretoro (Ch). Ci troviamo a 25 minuti da casa, quindi 25 minuti dalla costa. Ma siamo anche, e soprattutto, alle pendici della montagna: l’amata Majella.
Destinazione Pretoro allora, in questo road trip domenicale senza allontanarci troppo da casa: un borgo che non arriva a 1000 abitanti.
Qui il mondo è rimasto a un’epoca dimenticata nelle grandi città industrializzate, passeggiando per paesini come Pretoro, assapori l’aria di casa dei tuoi nonni: le chiavi sono rigorosamente attaccate alla porta, per dare a chiunque la possibilità di entrare senza bussare, perché non si è ospiti in casa altrui, ma qui sono tutti un’unica grande famiglia.
Mio punto di ‘vista‘, alla ‘vista‘ di Pretoro:
La montagna protegge e regala un’aria pulita e frizzante, affacciarsi alla finestra di una casa qualsiasi qui o dal caratteristico Belvedere, vuol dire avere la possibilità di ammirare un paesaggio da cartolina, sentirsi piccoli di fronte alla Regina indiscussa dell’Abruzzo, la Majella. Immagini orsi che giocano, lupi che si rincorrono, cervi, volpi e cerbiatti che cercano rifugi…e, non di rado, riesci ad andare oltre l’immaginazione e a vederli per davvero.
Giungendo a pochi minuti da Pretoro, eccola che compare davanti ai vostri occhi, come una pianta arrampicante che tenta di scalare la parete, oggi la parete della montagna é verde, ( siamo in estate), solitamente invece è un manto bianco e lei, questa cittadina attivissima abruzzese, con le sue mura di pietra opaca, che riposa serena e indisturbata.
Ebbene si, Pretoro è in arrampicata sulla montagna, che vuol dire che per visitarla dovete essere psicologicamente pronti a camminare un bel po’… a fare quasi 1500 gradini, a perdervi tra vicoli e corridoi in mezzo alle abitazioni…ma anche nelle piazze che sono veri scorci o finestre sulla natura, fino a raggiungere la cima: una zona che è anche di ristoro se volete.
Comunque trovate agli angoli di ogni strada fontanelle in pietra dove sgorga acqua fresca di montagna, le signore sedute fuori dalla porta di casa vi inviteranno a prendere un caffè o a rigenerarvi dalla fatica.
Inoltre musei, botteghe e storia in ogni dove, vi desteranno dallo sforzo di camminare tra salite e scalinate.
Ma andiamo con ordine:
Pretoro è un borgo di artigiani che incanta i visitatori per la sua particolare struttura, con le case appoggiate le une alle altre, i vicoli ed i vicoletti, le scale e le scalette.
Questo era il paese dei “fusari”, e anche se di fusi non c’è quasi più bisogno, perché pochi ormai lavorano la lana, l’artigianato a Pretoro non è morto: ci sono ancora, infatti, alcuni tornitori, scalpellini e intagliatori.
Mortai, setacci per la farina, strumenti per fare la pasta alla chitarra, cucchiai e forchette di legno, lavorazioni in pietra sono in vendita nei negozi.
Cosa vedere o fare allora?
Paolo Cognetti
“La montagna non è solo nevi e dirupi, creste, torrenti, laghi, pascoli. La montagna è un modo di vivere la vita. Un passo davanti all’altro, silenzio tempo e misura.”
Centro museale San Domenico:
In una vecchia officina di fabbro restaurata, sono esposti materiali sulla storia del borgo e sulle sue tradizioni, come le rappresentazioni e i riti su lupi e serpenti.
Chiesa di Sant’Andrea Apostolo:
La principale del paese, con il pavimento che si adatta alle conformazioni della roccia, ma dove puoi anche godere dei panorami che sol Pretoro sa regalare.
Museo del Lupo:
Nel centro storico di Pretoro è stato allestito il Museo del Lupo, nella Chiesa Purgatorio. Il museo è piccolo e accogliente, ricco di particolarità sulla tradizione che lega la figura del lupo al territorio e ancor di più, raccoglie i costumi storici originali e le immagini salienti della Rappresentazione del Miracolo di San Domenico. Una delle più antiche storie sacre abruzzesi.
Intagliare il legno:
In località piazza Madonna della Libera (Via Casere), nei pressi dell’ufficio turistico troverete le botteghe dei fratelli Filoso, maestri fusari e intagliatori del legno e il rimpaglio sedie Marcantonio.
In località piazza Dietro Corte (Via Fonte Palombo), troverete la bottega di mastro Tonino.
Sotto la chiesa di Sant’Andrea, nei locali dell’ex Canonica, sono esposte alcune opere di mastro Tonino.
Per maggiori informazioni sugli orari di apertura del Museo dell’ex Canonica contattare:
Ufficio Turistico
Piazza Madonna della Libera, 66010 Pretoro (CH)
Tel. (+39) 333 5703508
Email prolocopretoro@gmail.com
Puoi ammirare il mare dalla montagna:
Ci sono tante finestre verso est tra vicoli e cunicoli da dove si scorge il mare adriatico: fai una camminata all’interno del paese e cerca i punti più panoramici e le balconate!
Mangiare bene e abruzzese:
Tra i primi piatti: la famosa pasta alla chitarra abruzzese; la pecorara, anellini di pasta fatti in casa e conditi con sugo, ricotta, melanzane, zucchine e peperoni; i p’ttlolozz, nome dialettale di una pasta fatta in casa e tagliata a mano a forma di rombi, buona con qualsiasi condimento.
Tra i secondi: l’agnello alla brace cotto con legna mista di abete, faggio, carpino e ginepro; i turcinelli di budella di maiale.
Il dolce locale è la “torta del lupo”, con cacao e vino Montepulciano d’Abruzzo. Nel periodo pasquale si trova il “cavalluccio” da regalare ai bambini.
E intanto, a Pretoro puoi:
La vicinanza delle piste da sci offre un’alternativa al semplice passeggiare tra borghi e eboschi.
In estate, quando i sentieri sono liberi dalla morsa del gelo, è piacevole passeggiare nella natura della Riserva Valle del Foro.
Tra le attività più gettonate ci sono le Escursioni guidate in montagna, il
Noleggio e-bike…
E ancora…
Sulla montagna trovi La tana dei bimbi, uno spazio dedicato ai piccoli dai due ai sette anni.
Per loro, laboratori di musica, arte, giocoleria, bolle di sapone giganti e sculture di palloncini, letture animate, teatro informale, yoga, laboratori sulle emozioni e tante altre attività.
Il tutto mentre i genitori sciano in serenità…
E Birrificio Maiella: un birrificio a marchio Abruzzo, che produce birra artigianale e dove ogni bottiglia è toccata manualmente.
Ingredienti raccolti a mano dalla nostra montagna ‘madre’, con piacevoli profumi, che rinfrescano il palato e solleticano la fantasia. La selezione di grano ‘Solina’ (la più antica varietà di grano tenero locale), Senatore cappelli (grano duro locale), acqua delle sorgenti Del Verde, miele d’acacia, spezie e fiori provengono direttamente dalla dispensa della ‘Majella’. La birra è fermentata in bottiglia, priva di coloranti e conservanti, non sono filtrate né pastorizzate.