Ci sono luoghi come la “Garfagnana” (meglio conosciuta come Alta Valle del Serchio) che hanno un fascino indefinito e indefinibile. Questa magnifica vallata della provincia di Lucca, ricca di biodiversità e situata fra le Alpi Apuane e la Versilia, è attraversata dal fiume Serchio che dolcemente lambisce i 15 piccoli comuni (per lo più borghi) che si estendono dalla fascia montuosa, aspra e dura, sino alla dolce bellezza delle colline, più giù a valle, come a voler dar vita ad un quadro meraviglioso.
Garfagnana Cosa vedere
Castelnuovo di Garfagna è il centro abitato di maggiori dimensioni situato nel fondovalle, anticamente abitato dai Liguri, dagli Apuani, dai Longobardi e appartenuta anche alla provincia del Ducato di Modena e Reggio. Il suo imponente castello dalla data di costruzione incerta (forse X secolo) domina tutta la vallata e il suo fascino lo lega inesorabilmente a quel luogo e alla sua storia millenaria.
Ma è stato proprio questo fascino, nel tempo, a ispirare e alimentare racconti popolari che hanno come indiscussi protagonisti Streghe e Folletti, come i famosi Linchetto e Buffardello, delizia per le orecchie dei bambini che si fermano anche un solo giorno nella vallata ad ascoltarle dalla voce degli anziani del posto. E, si sa, le leggende sono buone a far crescere le tradizioni popolari che da queste parti hanno dato vita ai famosi “Natalecci di Gorfigliano” , nate ben 100 anni prima della nascita di Cristo e che si celebra il 24 dicembre di ogni anno. Si tratta di un enorme cilindro di 15 metri circa costruito con enormi tronchi di castagno, faggio o cerro e rivestito sapientemente dal ginepro. Lo spettacolo è garantito, l’emozione delle lingue di fuoco che corrono verso il cielo freddo della notte non può che riscaldare il cuore e riempire gli occhi di stupore.
Ma se passate nei pressi di Garfagnana intorno al 25 luglio non potete perdervi l’evento più caro ai Garfagnini; il Palio di San Jacopo, patrono del borgo, che con la sua sfilata di carri allegorici di cartapesta vi garantirà momenti di autentica e genuina allegria.
E se castelli e fortezze convivono con la natura incontaminata in perfetta simbiosi, Borgo Mozzano ne è un perfetto esempio grazie ad un’opera che risale all’anno 1180. Sto parlando del Ponte al Diavolo che un tempo permetteva ai pellegrini diretti a Roma di poter attraversare il fiume Serchio in tutta sicurezza e che oggi sonnecchia nel silenzio della vallata indisturbato.
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Natura in Garfagnana
Ma allontaniamoci per un istante dalle opere costruite dall’uomo e concentriamoci sulla natura e sulla sua forza primordiale immaginando di essere dei veri esploratori incuriositi da tutto ciò che si trova ben sotto le radici degli alberi. Grotta Del Vento, vero capolavoro di Madre natura, è un posto ideale per coloro che amano l’avventura. Formatesi grazie al lavoro incessante delle piogge e dal ciclico scioglimento della neve che nei secoli ha scavato la roccia viva realizzando un dedalo di grotte e gallerie così complesse da richiedere l’ausilio di una guida speleologa esperta per evitare di perdersi dentro la montagna. Lo spettacolo creato dalla roccia calcarea in un gioco di stalattiti e stalagmiti rende questo luogo magico e a tratti fiabesco e vi lascerà letteralmente senza fiato.
Ma non basterebbe un solo libro per elencare tutte le bellezze di queste valli sottomesse alla forza e al ritmo delle stagioni.
Lascio a voi, amici viaggiatori, il piacere di esplorare la Garfagnana così come vi và e di rubare, anche voi, un pezzo del suo fascino gentile poiché io… altro dirvi non vò’!
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