San Leo si trova nel cuore della campagna del Montefeltro a sud-ovest di Rimini, su una collina a 600 metri sul livello del mare, occupata sin dall’epoca romana.
n Leo è annoverato tra i ‘Borghi più belli d’Italia’ ed è stato anche insignito della Bandiera Arancione per il turismo sostenibile.
Il punto culminante di San Leo è il castello – conosciuto come Castello di San Leo o Fortezza di San Leo-, che si trova in posizione stupenda, su una grande roccia scoscesa sopra il villaggio (o meglio una scogliera a picco, su un lato) e merita molto la breve e ripida salita dal paese.
Colpì persino Dante, che basò le sue descrizioni del purgatorio proprio da qui.
Esplorando San Leo Cosa Vedere
Inizia la visita a San Leo in Piazza Dante, sede dei più importanti edifici religiosi e civili della città.
Tra gli edifici religiosi si segnala la Chiesa Parrocchiale , la chiesa più antica (VII-IX secolo) della città e con muratura in pietra rinforzata da possenti contrafforti.
L’interno è diviso in tre navate da colonne e lesene, e accomunate dall’uso sapiente dei portici.
Duomo di San Leo Emilia Romagna
La chiesa conserva due opere di particolare rilievo: il ciborio, donato dal duca Orso (882), governatore della città, e il cosiddetto “Sacello” (Cappella), edificato da San Leone nel IV secolo.
Questa cappella ospitava le spoglie di San Leone fino a quando Enrico II non ordinò che fossero portate in Germania, dove si persero.
Nella stessa piazza si può vedere la Cattedrale di San Leo del XII-XIII secolo , in stile romanico-lombardo. Anch’esso costruito in pietra arenaria, sorge sul sito di una chiesa più antica.
Manca la facciata, data la sua collocazione sul ciglio della rupe di San Leo, e si accede da un portale sul lato della cattedrale sormontato dai busti di San Leone e San Valentino.
A pochi metri dal Duomo di San Leo si trova la Torre di Guardia del XII secolo , costruita in arenaria con un esterno a forma di scatola mentre l’interno è circolare. Inizialmente adibito a torre di avvistamento, fu successivamente trasformato in campanile, ed è presente una campana risalente al XIV secolo.
Comune di San Leo, oltre la Rocca e il Duomo?
Tra gli edifici civili di interesse a San Leo c’è il cinquecentesco Palazzo Medici , iniziato dai Della Rovere e poi proseguito dai Medici, tra il 1517 e il 1523 in seguito alla presa della città da parte di Firenze.
Museo d’Arte Sacra, San Leo
Il Palazzo Medici ospita oggi il Museo di Arte Sacra di San Leo , con reperti di arte sacra dall’VIII al XVIII secolo, realizzati per altari e stanze dei monasteri.
Il percorso museale inizia al Lapidario che custodisce gli antichi manufatti scultorei della città (VIII – XIII secolo). Tra i più importanti sono i resti di tre archi in pietra calcarea riccamente decorati che costituivano il tabernacolo della cattedrale altomedievale, e quattro frammenti della chiesa carolingia del recinto del presbiterio.
La “Sala dei pannelli dipinti” rappresenta la prima storia pittorica della città e contiene antichi reperti: un crocifisso del XIV secolo; un dipinto della “Madonna con la mela” di Catarino di Marco da Venezia (1375 circa) e un tableau del XV secolo di Luca Frosino raffigurante la “Madonna col Bambino”.
La terza sala è dedicata al Cinquecento, con numerosi dipinti, in gran parte dovuti al Concilio di Trento che ha rinnovato gli arredi e le pitture degli edifici della chiesa.
Tra le opere si segnalano:
- “Santa Rita da Cascia” di Giovan Francesco Guerrieri (1636)
- la “Deposizione” di Giovanni Francesco Barbieri, detto il “Guercino” (1591-1666).
Vista di San Leo Italy – città e fortezza
Continuando la vostra visita a San Leo, oltre la bellezza del cinquecentesco Palazzo Della Rovere, c’è anche il Palazzo dei Conti Nardini che si ritiene abbia un nucleo originario risalente al XIII secolo.
In epoche successive, invece, fu ampliata e trasformata fino al tardo Rinascimento, ed è oggi severa e disadorna ad eccezione di quattro portali con arco.
Forte sulla collina sopra San Leo
La fortezza è divisa in due livelli distinti: in alto si erge l’imponente torre dalla forma allungata mentre in basso due torri collegate completano l’edificio.
Il forte ha motivi decorativi come cornici e mensole.
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La fortezza ospitò molte persone di grande importanza tra cui Dante (1265-1321), il Conte di Cagliostro (1743-1793), che qui fu prigioniero dello Stato Pontificio, e San Francesco (1182 ca.-1226) che, fu detto, fu il fondatore del Convento di Saint Igne, immerso nella campagna a un miglio da San Leo.
San Leo Piatti tipici
La cucina tradizionale è semplice con zuppe rustiche come quella a base di verdure, polpette, fegatini di pollo, salsicce e fette di pane.
E se lo trovi difficile da digerire, prova qualche sorso del noto “Balsamo di Cagliostro”, dal nome del Conte di Cagliostro imprigionato qui a San Leo, che si dice abbia inventato il liquore.
Luoghi da visitare dopo San Leo
- San Marino
- Rimini
- Cesena
- Urbania
- Sansepolcro
- Urbino
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