Assegno di accompagnamento: chi ne ha diritto e come richiederlo
Life

Assegno di accompagnamento: chi ne ha diritto e come richiederlo

L’indennità di accompagnamento, comunemente detta assegno di accompagnamento, è un sussidio economico che l’INPS riconosce agli invalidi civili, vale a dire a tutte quelle persone che, a causa di una disabilità congenita o acquisita e dei relativi problemi di carattere fisico e psicologico, non sono in grado di svolgere autonomamente le normali attività quotidiane.

Questo per una persona significa perdere la propria autonomia e, di conseguenza, avere bisogno di un’assistenza costante e continua anche nelle normali attività della vita quotidiana. Lo scopo dell’assegno di accompagnamento è proprio quello di permettere ad un soggetto con problematiche sia fisiche che psicologiche, di ricevere appunto un aiuto economico che gli permetta di ricorrere ad un supporto, assumere un’assistente, sottoporsi ad un ciclo di fisioterapia o altro.

A differenza della pensione, che necessita la presenza di alcuni requisiti, l’indennità di accompagnamento viene erogata indipendentemente dall’età del soggetto a cui spetta e dal suo eventuale reddito annuo. Si tratta infatti di un’indennità che spetta esclusivamente a coloro ai quali, a seguito di uno specifico iter diagnostico, sia stata riconosciuta una condizione di invalidità civile al 100%.

AMioAgio, lo store online dedicato alla vendita di articoli per l’igiene, la salute e il benessere, e in particolare per la cura delle persone anziane, invalide e diversamente abili, oltre ad offrire un vasto assortimento di prodotti di qualità, permette, attraverso il proprio magazine, di approfondire molti temi correlati, tra i quali, appunto, le caratteristiche dell’assegno di accompagnamento e le modalità per riceverlo.

Quando viene erogato l’assegno di accompagnamento

L’assegno di accompagnamento spetta solo, come abbiamo visto, agli invalidi civili al 100%, a seguito del riconoscimento dello stato di invalidità da parte della commissione medica dell’ASL di riferimento.

Sostanzialmente, a seguito di accertamenti, di esami clinici o di un periodo di ricovero, il medico di base provvede ad elaborare la domanda, che viene inoltrata all’Inps in via telematica, al fine di ottenere un primo certificato, contrassegnato da un codice identificativo.

A questo punto, si consiglia di rivolgersi ad un Caf, per velocizzare e facilitare la procedura, tuttavia è possibile gestire la pratica anche personalmente, recandosi direttamente presso gli uffici INPS del proprio territorio. Entro un periodo generalmente non molto lungo, la commissione dell’ASL di riferimento provvede a contattare il richiedente, invitandolo a sottoporsi ad una breve visita.

Tale visita, generalmente, soprattutto per le persone in condizioni piuttosto gravi, consiste in una valutazione soprattutto visiva e in alcune semplici domande. La valutazione deve essere riproposta ogni anno per mantenere lo stato di invalidità e continuare a ricevere l’indennità di accompagnamento.

L’assegno di accompagnamento viene erogato anche ai pensionati?

Non ha alcuna importanza se la persona che ha inoltrato domanda di indennità di invalidità vivile, percepisce già una pensione: come abbiamo detto, né il reddito né la situazione economica rientrano tra i criteri di valutazione. L’unico requisito per ottenere l’indennità di accompagnamento è quello di poter certificare uno stato di invalidità al 100%. L’indennità di accompagnamento viene rilasciata mensilmente, esattamente come avviene per la pensione, per 13 mensilità all’anno.

Questo assegno mensile permette ad un invalido o ad un anziano di usufruire di assistenza o di qualsiasi altro servizio che possa migliorare la sua salute e la sua qualità della vita, l’unico motivo per il quale l’indennità potrebbe essere sospesa, riguarda il ricovero prolungato in una casa di riposo con pagamento della retta da parte di enti pubblici.

Suggerimenti per facilitare la richiesta dell’assegno di accompagnamento.

Come abbiamo detto, prima di tutto si consiglia di rivolgersi ad un Caf o ad un patronato, in quanto dispongono di un sistema telematico che permette di inviare rapidamente la richiesta e di un canale preferenziale per controllare eventualmente lo stato della domanda o, se necessario, per inviare un sollecito. Questo servizio non comporta alcun costo.

Una volta terminata la procedura di richiesta, non resta altro da fare se non attendere la chiamata per la visita da parte della commissione INPS, a seguito della quale verrà rilasciato un verbale che attesta lo stato di invalidità del richiedente e l’accettazione della domanda di indennità. Nel caso in cui il richiedente fosse impossibilitato a muoversi e ad uscire, è il caso ad esempio dei soggetti allettati o che soffrono di importanti malattie croniche, è possibile chiedere che la visita venga effettuata a domicilio.

assegno di accompagnamento	1.600	€ 0,42	
51
assegno di accompagnamento importo	70	n/a	
55
assegno di accompagnamento legge 104	70	€ 0,47	
43
assegno di accompagnamento requisiti	70	n/a	
56
assegno di accompagnamento anziani	50	€ 0,02	
31
assegno di accompagnamento per anziani	50	€ 2,02	
37
assegno di accompagnamento a chi spetta	50	€ 2,13	
55
assegno di accompagnamento inps	50	n/a	
50
accompagnamento	3.600	€ 1,14	
61
invalidità civile inps	1.000	€ 0,72	
66
pensione di accompagnamento	1.000	€ 0,15	
52
accompagnatoria legge 104	880	€ 0,90	
28
invalido inps	880	€ 0,51	
61
accompagnamento inps	720	€ 0,41	
61
pensione accompagnamento	720	€ 0,63	
53
domanda di accompagnamento	720	€ 1,46	
50
2
indennita di accompagnamento

Potrebbe piacerti...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.