La Sicilia è indubbiamente una delle regioni italiane che più di tutte alimentano il turismo.
Nel 2021 si sono registrate ben 10 milioni di presenze tra Catania e Palermo e gli arrivi sono palesemente aumentati rispetto a 2 anni fa.
Non si può escludere che i dati aumentino già nel prossimo futuro. Sono molteplici, infatti, le località che incontrano l’interesse e la curiosità dei visitatori, italiani e non.
In particolare, sarebbero Palermo, Taormina e l’insieme delle isole Eolie a godere di notevole affluenza, sia per le bellezze morfologiche sia per quelle culturali, senza dimenticare le chicche offerte dalla gastronomia locale.
Vacanze in Sicilia: cosa vedere e mangiare a Palermo
Il capoluogo siciliano pullula di monumenti e di edifici antichi che vanno visti almeno una volta. Ne è un chiaro esempio il Palazzo dei Normanni, sito in Piazza Indipendenza, fu realizzato per ospitare gli emiri arabi prima di essere occupato dai Normanni e dagli spagnoli, per poi diventare la sede dell’Assemblea Regionale Siciliana.
Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele e il Museo Archeologico Regionale sono il fiore all’occhiello di una vasta proposta culturale.
Chi mira allo svago, però, potrebbe trovare più interessante il rinnovato mercato di Ballarò, un punto strategico tipico della città, dove poter reperire le principali specialità della tradizione siciliana.
Per chi ama il mare la meta più consigliata è rappresentata dalla spiaggia di Mondello, mentre la riserva naturale dello Zingaro fa al caso degli escursionisti.
Cosa vedere e mangiare a Taormina
Una località che ha ammaliato poeti e scrittoi, finendo col diventare un fulcro del turismo per tutta la Sicilia.
Ecco Taormina, che nonostante il fascino paesaggistico non si fa mancare un patrimonio culturale che ha ben poco da invidiare a quello delle grandi città. Celebre è ad esempio il Teatro Greco, il più grande della regione dopo quello di Siracusa. Per godere invece di una vista mozzafiato sull’Etna, l’ideale è una passeggiata ai giardini della Villa Comunale.
Numerosi sono i piatti tipici del posto, pieni zeppi di riferimenti antichissimi alla tradizione araba, spagnola, francese e normanna che hanno storicamente permeato la zona.
Si va quindi dagli arancini di riso allo stoccafisso, passando per la ‘mpanata di pesce spada.
I dolci di Taormina sono spesso e volentieri conditi con la frutta martorana, ma tra i dessert la specialità indiscussa rimane la classica granita, che ancora oggi viene preparata artigianalmente.
Cosa vedere e mangiare alle Eolie
Lipari, Salina, Alicudi, Filicudi, Panarea, Stromboli e Vulcano: sono 7 le isole che compongono l’arcipelago delle Eolie, ognuna con le sue peculiarità.
Alcune, ad esempio, ricordano più facilmente i centri urbani. Le spiagge più gettonate sembrerebbero essere quelle di Lipari, in particolare la spiaggia di Valle Muria con le sue enormi scogliere scure e quella di Vinci si distingue per la sua acqua cristallina.
L’attenzione verso le bellezze naturali è talmente elevata che vengono impiegati persino gli asini per spostarsi da una parte all’altra.
L’isola più antica tra le sette è Vulcano, che si sarebbe formata un centinaio di migliaia di anni fa e vanta ancora oggi delle caratteristiche spiagge di sabbia nera, dove l’acqua è riscaldata dalle fumarole.
Pernottare alle Eolie, in ogni caso, non è così semplice. Affittare una casa vacanza a Lipari rappresenta forse la soluzione migliore per riuscire ad apprezzare l’arcipelago, dove non esistono molte strutture ricettive per chi viene da fuori.
Anche da queste parti, comunque, la tradizione culinaria è a base di pesce, ma non sono da sottovalutare i dolci tipici come i sesamini e i gigli eoliani.